Case history » Sistemazione e messa in sicurezza del muro di sostegno di un tratto di viabilità comunale - Comune di Sassetta
La sistemazione e la messa in sicurezza del muro di sostegno di un tratto di viabilità comunale situato in Via del Poggio, nel Comune di Sassetta (LI), si rende necessaria a seguito del cedimento di porzione del muro stesso e di parte del relativo tratto stradale. Dalle indagini geologiche emerge che nel sito è presente una copertura detritica costituita da sabbie fini in matrice limo argillosa. Questo strato incoerente superficiale è soggetto ad un lento movimento verso il basso, dovuto con buona probabilità alla sommatoria di situazioni favorevoli quali la natura litologica, l’acclività e l’azione degli agenti esogeni. Sottostante questa copertura detritica, è poi presente una compagine rocciosa. Il collasso del muro può essere stato causato, in primis, dalla trincea a tergo del muro realizzata per ubicare alcuni sottoservizi, riempita con materiale finissimo e poco drenante che, durante copiose piogge, non ha avuto modo di allontanare l’acqua creando sovrappressioni che hanno provocato la spinta e il conseguente collasso. In effetti anche in altri tratti non interessati dal collasso, sono presenti delle evidenti lesioni sulla muratura, con accenni di ribaltamento. L’intervento è situato in via del Poggio nel Comune di Sassetta (LI), nel capoluogo a nord del centro storico. Nel Piano Operativo del Comune di Sassetta approvato, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 3 giugno 2020, l’intervento interessa principalmente aree classificate come viabilità e marginalmente un’area Vtut (Aree verdi di tutela e riqualificazione dei vuoti e dei margini urbani, delle visuali e dei punti di vista panoramici). Si trova in una zona interna al centro abitato ma esterna al centro storico e al suo ambito di pertinenza. L’intervento non riguarda aree soggette ad esproprio. Il PIT classifica l’area all’interno dell’Ambito di paesaggio 16 – Colline metallifere ed Elba. Per quanto riguarda l’invariante I del PIT (I caratteri idro-geo-morfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici) si rileva che l’intervento interessa la collina a versanti dolci su unità toscane; per quanto riguarda l’invariante II (Elementi strutturali della rete ecologica), il progetto riguarda un’area classificata come nodo forestale secondario; in merito all’invariante III (Caratteri morfotipologici dei sistemi agro ambientali dei paesaggi rurali), l’intervento interessa il morfotipo del mosaico colturale e particellare complesso di assetto tradizionale di collina e montagna. L’area non ricade all’interno di zone perimetrate con vincolo sovraordinati, in particolare non è soggetta a vincolo paesaggistico, idrogeologico o relativo ad aree boscate. Non sono presenti aree naturali protette, siti Natura2000 o altri elementi significativi del sistema naturale. Le indagine geologiche del Piano Operativo individuano l’area in classe di pericolosità media G.2; inoltre, l’intervento risulta esterno ad aree con elementi di criticità individuati nella Carta geomorfologica (frane attive o quiescenti, solchi, cigli, ecc.) e a zone con pericolosità idraulica. L’area non ricade all’interno di zone a pericolosità idraulica del Piano di Gestione del Rischio Alluvione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, né risulta tra quelle a pericolosità geomorfologica nel Piano di Assetto idrogeologico (PAI).